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Come ci si trasforma in persone adatte al mondo, capaci di capire se stesse, di capire gli altri, capaci di amare qualcuno e di essere amate? Come si sopravvive a un abbandono? E come si governa una perdita? Soprattutto, cosa significa essere liberi? Le risposte che Annalisa De Simone immagina attraverso i romanzi di Jane Austen e le sue eroine - Lizzy Bennet, Fanny Price, Anne o Emma -, attraverso gli eroi delle sue storie e gli antieroi - come Mr Darcy e George Wickham -, hanno a che fare con la misura dell'essere adulti: inciampare per poi ricredersi dei propri errori, subire lo sguardo impietoso degli altri, che sempre precede uno stato di coscienza, e imparare a cavarsela fra i pieni e i vuoti della vita. Se pure non si può ambire al "vissero felici e contenti", che si trovi almeno un piccolo - anche fugace - rimedio al tran tran malinconico in cui vanno a immergersi i nostri giorni, perché è fra il sempre e il mai che scorre la vita di ognuno di noi.